Mi chiamo Valeria Lori, sono laureata in tecniche audioprotesiche, abilitata all'esercizio della professione e iscritta all'albo di categoria. Sono impegnata in questo campo da oltre 20 anni, inizialmente come segretaria fino a essere responsabile di filiale. Da qualche anno ho scelto la libera professione perché penso che i pazienti abbiano bisogno di una persona su cui fare affidamento sia a livello professionale che umano. Effettuo consulenze, prime visite, follow-up, assistenza su tutti gli apparecchi acustici ed effettuo visite a domicilio.
Se cerchi un aiuto concreto per affrontare il disagio del deficit uditivo, mi può contattare richiedendo un appuntamento gratuito per un primo incontro e, dopo aver eseguito una serie di esami clinici, iniziare insieme un protocollo riabilitativo su misura. Ricorda che in questa scelta lo scopo primario del nostro percorso di terapia sarà il raggiungimento di un unico obiettivo, ovvero tornare ad avere un udito sano per tutta la durata della vita. Al di là dei consigli, dei pareri professionali, quello che ci sosterrà nel proseguire in una scelta così importante sarà dato da un insieme di risposte di vari esami, concreti e oggettivi, e sia dalle risposte emotive, non meno importanti di quelle cliniche e quindi da non sottovalutare.
Il Mio Impegno
Negli anni, attraverso l’esperienza, ho acquisito competenze che mi consentono di comprendere e affrontare le varie problematiche, offrendo un valore aggiunto dato da un rapporto non solo professionale, ma esclusivo del paziente. Un rapporto fatto di fiducia ed empatia, che mi consenta di creare sempre la soluzione personalizzata migliore per ognuno. Il mio obiettivo è risolvere il disagio dei miei pazienti, rendendoli sicuri nella loro quotidianità e migliorando la qualità della loro vita.
Il Mio Metodo
Ogni paziente è differente e ognuno ha bisogno di un metodo applicativo mirato per risolvere il suo problema. Per questo sono distributrice delle migliori marche sul mercato, in modo di avere una scelta che mi consenta di affrontare ogni caso in modo specifico e portare alla soluzione del disagio uditivo.
I Miei Servizi
Effettuo consulenze, prime visite, follow up e visite a domicilio.
Invecchiamento
Dai 60 anni in poi è corretto sottoporsi a un controllo dell'udito. Come accade per gli occhi, anche l'efficienza dell'orecchio si attenua con l'età.
Esposizione al rumore
L'esposizione prolungata a livelli significativi di rumore in ambiente di lavoro può provocare effetti negativi sulla salute, tra i quali il più conosciuto è la diminuzione permanente della capacità uditiva o ipoacusia da rumore, che rappresenta ancora oggi una delle malattie più diffuse.
Condizioni genetiche
I geni agiscono come dei libretti d'istruzione per la crescita e lo sviluppo dell'uomo, contribuendo non solo alle caratteristiche fisiche ma anche all'insorgenza di alcune malattie come la sordità. Il 60% dei casi di sordità infantile riconosce cause genetiche.
Assunzione di farmaci ototossici
L'ototossicità di un farmaco non deriva principalmente dalla sua composizione chimica, ma dal dosaggio e dalla durata della somministrazione. Alcuni esempi di farmaci ototossici sono: antibiotici, diuretici, antidepressivi, antineoplastici, farmaci al chinino.
Le tue orecchie raccolgono il suono, ma è il tuo cervello che lo interpreta. Un buon udito aiuta il cervello a stare in forma per tutta la vita e aiuta ad allontanare altre patologie con tratti di origine cognitiva. Le conseguenze di una perdita non trattata o gestita male sono a ricasco del cervello e portano a seri problemi.
Isolamento sociale e depressione
Chi ha una perdita uditiva a volte preferisce evitare situazione sociali e ciò può portare a isolamento sociale e depressione.
Scarso equilibrio
Una perdita uditiva può comportare un cattivo equilibrio e bilanciamento, il che aumenta di tre volte il rischio di lesioni da caduta.
Declino cognitivo accelerato
L'aumento dello sforzo e carico mentale, la mancanza di stimoli e la riorganizzazione delle funzionalità cerebrale possono accelerare un declino cognitivo con effetti sulla capacità di concentrazione
Difficoltà nel discriminare
"Sento ma non capisco". Avere un deficit uditivo non significa solo non riuscire più a sentire i suoni abbastanza forti, ma non percepirne correttamente alcuni, rendendo difficile discriminare parole simili tra loro.
Hai problemi a sentire una conversazione in un ristorante affollato? Ti senti escluso a una
festa?
Non riesci a sentire il cinguettio degli uccellini? Senti un ronzio nelle orecchie?
Hai l'impressione di non sentire il campanello di casa? Trovi difficoltà nel sentire lo
squillo
del telefono? Hai la percezione di non sentire in maniera chiara la tv, anche ad un volume
elevato?
Sintomi:
● Ridotta sensibilità ai suoni deboli
● Difficoltà nel distinguere i diversi segnali vocali
● Percezione del rumore compromessa
La perdita dell'udito può essere associata a un aumentato rischio di demenza? Ancora non abbiamo dati riconosciuti dalla scienza, ma attraverso gli studi epidemiologici condotti si è analizzata la differenza tra persone portanti apparecchi acustici e non. Le persone con perdita dell'udito che usano apparecchi acustici formano un gruppo fondamentalmente diverso rispetto a chi non li porta. Infatti, nonostante i dati non siano direttamente supportati da prove scientifiche, statisticamente le persone che usano apparecchi acustici sono più ricche, più istruite e più coscienti della salute. Sulla base della letteratura si crede che ci siano meccanismi che collegano la perdita dell'udito al deficit cognitivo e alla demenza. Attraverso l'intervento degli apparecchi acustici si può aiutare a modificare tali percorsi, con la speranza che fornendo un chiaro segnale uditivo si stia riducendo il carico cognitivo, aumentando la stimolazione cerebrale e migliorando la partecipazione sociale. Questo è il motivo per cui la perdita dell'udito è diventata così interessante dal punto di vista della salute pubblica.
Un codice neurale è la base per il funzionamento naturale del cervello. Il viaggio dei suoni inizia quando essi giungono all'orecchio e vengono convogliati al padiglione verso l'orecchio medio fino all'orecchio interno. Una volta all'interno della coclea, i suoni vengono convertiti in un codice neurale che viaggia lungo il nervo fino alla corteccia uditiva, dove il messaggio sonoro diventa informazione, che deve essere interpretata. Il codice neurale è quindi il segnare elettrico che viene inviato alla corteccia uditiva nel cervello attraverso il nervo uditivo. I segnali elettrici sono costituiti da piccole tensioni che differiscono a seconda dei suoni dell'ambiente. Questa catena di impulsi di tensione costruisce il codice neurale.
E adesso cosa fare? Potrebbe essere arrivato il momento di risolvere le tue difficoltà e, attraverso la tua forza interiore, riconquistare nuovamente quella sicurezza per affrontare il quotidiano. Ovvero sostenere una semplice conversazione con un familiare, affrontare un dialogo con un medico o un dipendente di un ufficio, guardare un film, tornare ad avere il piacere di andare a vedere uno spettacolo teatrale.
Un professionista dell'udito può consigliarti apparecchi acustici a "misura di cervello" e adattarli per supportale il tuo cervello nel miglior modo possibile. Prova brain healing di persona, creati per essere invisibili.
Telefono
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